

La giusta alimentazione bioenergetica in primavera
Quali alimenti preferire per armonizzare il nostro corpo e l’energia con la stagione dei nuovi inizi per eccellenza? Scopriamolo insieme in questo articolo!
Un esempio di dieta bioenergetica che risveglia la nostra energia
In medicina tradizionale cinese, da cui deriva l’alimentazione bioenergetica, la primavera segna il passaggio tra lo ying e lo yang così come in natura segna il passaggio dal buio alla luce.
Durante l’inverno le energie del nostro corpo sono penetrate nello yin più profondo per proteggerci, mentre adesso incominciano a risvegliarsi e a risalire in superficie. Noi con una giusta dieta bioenergetica possiamo aiutare questo movimento di risalita.
In medicina tradizionale cinese la primavera è la stagione collegata al Movimento Legno, che a sua volta è collegato al fegato. Il sapore che è abbinato al fegato è l’acido che tuttavia nutre il corpo e la forma del fegato, ed è un sapore contraente che tende a trattanere. Invece noi in questo momento abbiamo bisogno di sapori che aiutino il Qi e l’energia del fegato a diffondersi, ad espandersi.
Dunque per una corretta dieta bioenergetica in primavera dobbiamo fidarci dei sapori di tipo diaforetico, capaci di portare fuori: un tipico effetto dei sapori diaforetici infatti è la sudorazione. Il piccante, ad esempio, è il sapore diaforetico per eccellenza e il più comune nei paesi caldissimi come l’Africa proprio perchè porta fuori l’energia e umidifica il corpo contrastando il caldo dell’ambiente. Il nostro obiettivo non è sudare ovviamente, ma portare l’energia in superfice segliendo sapori che hanno la tendenza yang e quindi, oltre il piccante anche il dolce.
Equilibrio bioenergetico: vediamo quali cibi preferire in questa stagione
Un esempio di dieta bioenergetica in primavera
Il sapore dolce non è inteso nel senso della pasticceria, perchè quello è un dolce “tossico”. Dobbiamo invece cercare un dolce “naturale” che in primavera sono armonizzanti, decontraenti, rilassanti. Il dolce che fa bene lo troviamo soprattutto nella frutta e nella verdura, specie quella di colore verde che è il colore abbinato al fegato, e in particolare:
- riso
- miglio
- orzo
- legumi
- spinaci
- bietole
- piselli
- soia verde
- menta
- carote
- patate
- barbabietola rossa
- cavolfiore
- mele gialle
Anche nel sapore piccante bisogna cercare le note più moderate, quindi non puntare sul peperoncino ma piuttosto su:
- sedano
- cipolla (piccante e dolce)
- porro
- cavolo verza
- finocchio (dolce, un po’ piccante)
- ravanello
- daikon
Secondo il nostro esperto di alimentazione bioenergetica Marco Mazzini, durante i cambi di stagione è importante andare a tonificare e portare energia all’organo che ha lavorato di più nella stagione precedente. In inverno l’organo che ha lavorato di più è il rene a cui è abbinato il sapore salato. Anche qui non dobbiamo puntare sul sale, ma sulla sapidità presente in natura e dunque:
- carciofo (dolce, un po’ salato)
- soia nera (colore abbinato al Rene)
- la Santoreggia Montana, un’ erba spontanea in tisana o anche come spezia nei piatti pronti. Ottima contro i gonfiori provocati dai legumi e come tonificante renale.
Infine ci teniamo a specificare che questi sono consigli generici i cui effetti vanno rapportati alle peculiarità dei singoli organismi. Non esistono infatti una dieta bioenergetica buona o cattive ma un’alimentazione adatte a ogni singola persona. Per questo prima di adottare qualsiasi regime alimentare consigliamo sempre di approfittare della nostra sessione gratuita di alimentazione bioenergetica
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