Siamo ormai entrati nella stagione invernale, scopriamo insieme quali alimenti è meglio mangiare, seguendo i consigli del nostro esperto in alimentazione bioenergetica, Marco Mazzini.
Un’alimentazione sana cosa prevede in inverno?
Da qualche tempo il freddo si è fatto pungente, in casa i termosifoni sono accesi già da un pò, il Natale è alle porte, le strade non si più ricoperte da foglie rosse e gialle. Tutto ci dice che l’inverno è arrivato. Già con l’Autunno, avevamo detto che l’esplosione di energia Yang dell’estate iniziava una fase di rientro in profondità, con l’inverno questa fase tocca il suo culmine. Ricordiamo che l’energia Yang è di tipo maschile, è il calore e tutto ciò che sale e che va in alto; l’energia Yin è di tipo femminile, è il freddo e tutto ciò che va in basso e in profondità. L’inverno è il picco massimo dell’energia Yin, proprio come l’estate è il picco massimo dell’energia Yang.
Guardare cosa succede in natura ci aiuta sempre a capire cosa succede dentro di noi e seguire le regole dettate da madre natura è sempre un’ottima bussola per orientarci nei confronti di noi stessi e del nostro benessere. Quindi un’alimentazione sana si basa soprattutto sul seguire i cicli stagionali. Tutto in natura, in inverno, si copre, rientra nel terreno, si nasconde, riposa. Così dovremmo cercare di fare anche noi. L’alimentazione è un giusto veicolo per aiutare il nostro organismo ad allinearsi con i ritmi naturali.
E’ vero che siamo quello che mangiamo?
Perciò l’alimentazione bioenergetica raccomanda di mangiare tutti quegli alimenti che si trovano sottoterra quindi tuberi, radici o tutti quegli alimenti contenuti in un baccello come i legumi. Occorre mettere un pò da parte i cibi freddi e freschi, meglio consumare verdura e frutta cotta: mele o pere cotte, magari con l’aggiunta di pizzico di cannella per renderle più gustose. Consigliatissima anche tutta la frutta secca (in guscio): noci, nocciole, mandorle e arachidi. Tutto ciò che è caldo come zuppe di ceci, di fagioli o lenticchie va benissimo! Ricordiamo di aggiungere sempre aglio o cipolla cotti e magari la quinoa o riso glutinoso. Se avete poca simpatia per i legumi, per via del fastidioso gonfiore che provocano, potete aggiungere alle vostre zuppe la Santoreggia montana utile proprio per eliminare questo effetto collaterale.
L’alimentazione sana in inverno predilige il sapore salato
In medicina tradizionale cinese, l’inverno è abbinato al movimento Acqua che a sua volta è collegato all’organo Rene e al viscere Vescica. Il sapore associato al movimento acqua è il salato, ma questo non va inteso come lo pensiamo noi. Guai infatti ad aggiungere troppo sale alle nostre pietanze! Il Rene teme l’eccesso di sale. Salato vuol dire saporito, quindi il consiglio dell’esperto per una corretta alimentazione è: diminuire l’uso del sale e sostituirlo con la vastissima gamma di spezie che la natura ci offre. Via libera alla curcuma, allo zenzero, al rosmarino, all’alloro e al peperoncino! Come sempre infatti, il nostro Marco Mazzini, ci ricorda che sì va aiutato l’organo corrispondente alla stagione in corso, ma va sostenuto anche l’organo che ha lavorato molto nella stagione precedente. In autunno, abbiamo visto che l’organo interessato è stato il Polmone, abbinato al sapore piccante.
Torna a vedere cosa l’alimentazione bioenergetica raccomanda in autunno
Per la medicina tradizionale cinese, il salato è un sapore con caratteristiche emollienti, ammorbidenti e purgative. E’ un sapore Yin, pertanto favorisce il movimento verso l’interno e la profondità ma per questo motivo motivo svolge anche un’azione evacuante favorendo la diuresi e la defecazione. È un sapore consigliato per rompere gli accumoli, perciò l’esperto consiglia di usarlo in presenza di noduli, masse, noduli tiroidei o linfoadenopatie. Come abbiamo detto, l’organo abbinato al sapore salato è il Rene, ciò vuol dire che usato con moderazione ne nutre la forma mentre in eccesso l’aggredisce. Un uso eccessivo di questo sapore affatica il Cuore e le ossa, contrae i muscoli, altera il colorito della pelle , rende i vasi sanguigni rigidi e nuoce alla circolazione. In particolare, è sconsigliato utilizzare questo sapore nelle patologie delle ossa. In questi casi il Salato è un sapore da eliminare.
Ma quali sono gli alimenti considerati “salati” dalla medicina tradizionale cinese?
Ecco un piccolo elenco: avena, miglio, orzo, agar-agar, alga Kombu, alga Nori, alga Wakame, alga dei Sargassi, borragine, castagna, anatra, cinghiale, maiale, piccione, aragosta, calamaro, cozza, gambero e gamberetto, granchio, ostrica, polpo, razza, vongola, formaggio di capra e di pecora, miso, sale e salsa di soia. Leggermente salati: carciofo, ortica, lumaca, cefalo, salmone, uovo di anatra.
Se volete un’idea per un piatto gustoso ma che rispetti i principi di una sana e corretta alimentazione secondo i principi della bioenergetica, ecco un piatto, ideato dal nostro esperto Marco Mazzini che delizierà il vostro palato e il vostro organismo
Una pasta al forno al gusto di cavolfiore, alloro e topinambour
In questo piatto c’è tutto quello che abbiamo detto essere utile all’energia per rientrare in profondità. Il topinambour, è un tubero, può essere mangiato cotto o crudo. Il suo sapore ricorda un pò il carciofo, soprattutto se lo si assaggia crudo.
Ingredienti per 6 persone:
2 spicchi di aglio
1 patata di media grandezza
foglie di alloro
2 pezzi di topinambour
3 foglie di alloro
Sale
Pepe
Olio extravergine di oliva
Per la crema di cavolfiore:
1 cavolfiore piccolo o 1/e cavolfiore medio
40 gr di farina di riso
200 gr di latte di soia naturale bio
Sale
Pepe
Noce moscata
Olio extravergine di oliva
Preparazione
Lessate il cavolfiore per venti minuti circa. Sbucciate la patata e tagliate a cubetti piccoli. Prendete una padella con olio extravergine e mettete l’aglio e l’alloro. Poi aggiungete le patate e po’ d’acqua. Lasciate cuocere circa venti minuti. Successivamente togliete l’alloro e l’aglio e aggiungete il topinambur tagliato più sottile che potete. Lasciate cuocere per altri dieci minuti. Nel frattempo il cavolfiore sarà ormai cotto. Scolatelo e frullatelo, aggiungendo un goccino di latte di soia. Ora prepariamo la crema di cavolfiore. In una pentolina mettete il latte di soia, sale, olio, noce moscata, pepe e la farina di riso. Mescolate fino ad avere una crema della densità della besciamella. Infine scolate la pasta, versatela in una teglia da forno, aggiungete le patate e il topinambour e conditela con la crema di cavolfiore. Infornate tutto, a forno già caldo e cuocete per 30 minuti a massima temperatura e…. buon appetito!
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