Definire la paura
Definire la paura è il primo passo per liberarcene. Per capire come funziona questo processo immergiti nella lettura di questo articolo o guarda il video completo sul nostro canale YouTube.
Definiamo la paura
Ecco un elenco delle paure più comuni. Se desiderate potete prendere carta e penna e segnare le vostre.
Paura di:
- amare
- confrontarmi
- che gli altri mi trovino poco interessante
- essere inadeguata/o
- non soddisfare le aspettative
- avere sbagliato scelta
- perdere i miei cari
- essere abbandonata/o
- che accada qualcosa
- del cambiamento
- ricevere cattiveria
- non riuscire ad aiutare una persona che sta affrontando un periodo difficile
- non essere più padrone della mia vita
- del diverso
- delle diagnosi
- invecchiare da sola/o
- perdere le persone care a causa della morte
- perdere la dignità
- prendere decisioni importanti
- fare errori nel crescere i figli, o di un ex-coniuge
- non essere in grado di riconoscere le indicazioni del mio Sé superiore, della mia anima
- aver bisogno di un ospedale
- non avere nessuno che potrebbe prendersi cura di me
- lasciarmi andare
- perdere il controllo dei miei sentimenti
- soffrire ancora
- della potenza e dell’intensità dei miei sentimenti
Dalla paura alla fiducia
Esther e Jerry Hicks, nel libro Chiedi e ti sarà dato, mettono sul livello più basso della scala emotiva le seguenti emozioni: paura, dolore, depressione, disperazione e impotenza. Essi ritengono che per per gestire e affrontare queste emozioni la distanza da percorrere non sia quella dalla malattia alla guarigione, ma dalla paura alla fiducia.
Ad esempio quando pensiamo di non aver abbastanza denaro ne desideriamo di più, ma la distanza da coprire non è quella tra insufficienza e abbondanza, ma tra una sensazione di insicurezza e una di sicurezza.
La paura, un’illusione?
Ricordiamoci che quando siamo nella paura stiamo vivendo un’illusione. Tutto ciò che nella nostra mente razionale chiamiamo reale, è in realtà un’illusione, una proiezione di ciò che noi abbiamo dentro.
Il passo più importante è ricordarci chi siamo veramente: siamo esseri spirituali che temporaneamente occupano un corpo fisico. Siamo venuti per fare un’esperienza terrena che è un’illusione di realtà, che è data dalla proiezione dell’energia che noi abbiamo dentro.
Nel momento in cui noi modifichiamo la nostra energia, quello che proiettiamo fuori cambia, ma non è quello che vediamo fuori che ci fa sentire l’emozione: questa è la nostra illusione.
L’amore annienta la paura
Ricordiamoci che la vera ricetta contro la paura è riacquisire il nostro vero potere tramite delle affermazioni. Per esempio dicendo ‘io sono spirito, questa mia paura è un’illusione, io sono amore’ annienta tutte le paure, perché l’amore è luce e illumina le paure e le fa sparire. È come accendere la luce in una stanza buia, il buio è una mancanza di amore e così anche la paura. Nel momento in cui noi ci ricordiamo che siamo amore, stiamo già facendo un passo enorme verso la dissoluzione delle paure.
Nel momento in cui noi siamo dentro la paura, siamo nella vibrazione bassa, possiamo ricordarci ‘io sono amore’ e ripetercelo. Io lo faccio personalmente quando sento una paura. Mi ricollego con l’idea che io sono spirito, che questa è un’illusione di separazione, che io faccio parte del tutto, e cerco di ricostruire tutte le mie credenze, la mia fede dentro di me, perché questa paura sparisca grazie all’amore.
Salire la scala emozionale
Quando si è in queste emozioni molto basse, la cosa più importante è cercare di stare un pochino meglio, cioè obbligarsi in qualche modo a ricordarsi che siamo noi che decidiamo come stiamo e quindi compiere un piccolo passaggio, anche minuscolo, per salire la scala emozionale e andare in una direzione subito sopra.
Per esempio subito dopo la riga 22 della scala delle emozioni, vieni l’insicurezza, anche il senso di colpa è meglio della paura. Vi faccio l’esempio di una donna che ha perso il papà ed è nella disperazione più totale. La prima cosa che deve fare è passare dal dolore al senso di colpa: passare da frasi tipo ‘ogni mattina quando mi sveglio la prima cosa a cui penso è che papà se n’è andato’ (sentire il dolore) a ‘non sarei dovuta andare a casa a farmi una doccia il giorno in cui è mancato’ (il prendersi la colpa di questa cosa che ci provoca dolore). Già questo passaggio verso il senso di colpa è un passaggio in crescita. Il sentirsi in colpa è un livello più alto che sentire paura: quindi prendetevi la colpa.
Un’altra frase possibile è quella che ci porta nell’invidia per gli altri e dire ‘ma perché la mia amica è sempre felice e io sono sempre quella che sta male?’ Così invece di essere nella disperazione più profonda, nella paura, siamo saliti al livello del confronto: c’è una luce di speranza, qualcuno che ce l’ha fatta a non avere paura e a stare meglio di me. Da lì può nascere la scintilla del miglioramento. Studiate la scala emozionale, se volete potete leggere l’articolo qui e fare tutti gli esercizi per la risalita della scala emozionale, ma direi che il primo passaggio è ricordavi di prendervi la colpa: ‘è colpa mia, ho fatto qualcosa che mi ha creato questa situazione’, e da lì potete risalire….continua…
Se vuoi conoscere la continuazione, puoi attendere il prossimo articolo oppure guardare tutto il video fino in fondo.
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