

Legge di attrazione: dal dubbio alla decisione -3
Questo è il terzo di una serie di video su come applicare la legge di attrazione e le altre leggi universali con i processi di Abraham Hicks. Come si fa a trasformare il dubbio in decisione a aprirsi alla risalita verso le emozioni più positive come la speranza e la contentezza?
Guarda il primo video qui Dalla depressione alla rabbia
Guarda il secondo video qui Dalla rabbia al dubbio
Trascrizione del video:
Il dubbio e la scala emotiva secondo Abraham Hicks
Questo è il terzo video della serie che riguarda come risalire la scala emotiva, secondo i processi che ci ha insegnato Abraham Hicks. E’ già qui sullo schermo visibile la scala con tutto il dettaglio delle principali 22 emozioni. L’obiettivo è quello di raggiungere lo stato più alto, che è quello di gioia/conoscenza, partendo dalle emozioni più basse. Si va ovviamente dal basso verso l’alto quindi seguendo la graduatoria indicata dalla freccia, con l’ultimo video eravamo arrivati al dubbio, quindi alla numero 13. Oggi vediamo come possiamo ulteriormente salire, passare dal dubbio e arrivare ad emozioni più alte. In particolare mi piacerebbe incominciare a uscire dallo spazio delle emozioni negative, che vibrano basso, e già con oggi cominciare a entrare nelle vibrazioni più alte che sono quelle della contentezza, della speranza, dell’ottimismo ecc.
Sposta il tuo punto di attrazione su cosa vuoi
Innanzitutto voglio ricordare, anche se non è appunto la prima volta che lo dico, che l’insistenza forte degli insegnamenti di Abraham Hicks è sul fatto di ricordarci sempre di non concentrare la nostra attenzione su ciò che non vogliamo, ma di continuare a cercare l’emozione che viene prodotta invece, da ciò che desideriamo. Spesso le persone mi dicono: “ma io non lo so che cosa voglio”, “come faccio a sapere quello che voglio?”. Quindi pensano, che non sapendo cosa vogliano, ci sia un’autorizzazione implicita a restare concentrati sulle cose che non vanno bene e quindi su quella lista di cose che non funziona nella loro vita. Innanzitutto, tutti quanti abbiamo delle cose che se osservate, non funzionano perfettamente come noi vorremmo, quindi mal comune mezzo gaudio, ma il concetto è anche che le persone che sono più felici sono quelle più capaci di distogliere l’attenzione dalle cose che non vanno bene, che sono capaci di focalizzarsi un po’ di più sulle cose che invece vanno bene. Per esempio, se abbiamo un problema relazionale, il nostro punto di attrazione sarà il nostro problema di coppia. Però ci dimentichiamo, spesso e volentieri, che magari abbiamo una salute di ferro, che il lavoro non ci dà nessun tipo di problema anzi stiamo andando benissimo e concentriamo la nostra attenzione sempre su quella cosa che ci manca. Quindi il primo passo è: spostare l’attenzione su ciò che abbiamo già. Perché questo sicuramente ci alza la vibrazione. Un’altra cosa importante è che, se vogliamo lavorare su quel settore della nostra vita che secondo noi non funziona ancora bene, dobbiamo ricordarci che è anche tramite l’osservazione senza giudizio che noi riusciamo ad avere il primo passaggio verso una situazione emozionale migliore.
La legge di attrazione ti dà ciò che sei
Quando le persone mi dicono: “io non so che cosa voglio”, in realtà hanno una forma di fortuna. Perché? Perché se alla persona che dice “io non so che cosa voglio”, viene chiesto: “ma non desideri la felicità? la gioia? stare bene?. “Ah sì questo sì”. Quindi è anche più facile. Perché il desiderare una qualità così alta come la gioia, la felicità, stare bene implica già il distacco dal possesso di qualcosa di materiale al quale attribuiamo la responsabilità o la capacità di renderci felici. Quando noi siamo in grado di evitare di attaccarci a un risultato particolare, il nostro benessere e focalizziamo direttamente la nostra attenzione su come vogliamo stare, abbiamo già fatto il passo più importante.
Quindi per me è molto più facile raggiungere il risultato per una persona che non sa cosa vuole di preciso, perché l’unica cosa che desidera è stare bene ed essere felice, (che è un concetto molto ampio quindi dà molto spazio all’universo sulle modalità pratiche in cui può permettergli di raggiungere questo benessere), che non invece per le persone che attribuiscono al manifestarsi di una specifica cosa la loro capacità di poter diventare felici. Ricordiamoci che se io desidero una bella casa e penso che la bella casa mi farà felice, sto sbagliando proprio la logica. Questa è la logica della mente razionale, non è certo la logica del livello più alto. Il livello più alto quello analogico, quello con cui lavoriamo con l’universo, quello dell’anima ci richiede di dire: “io voglio essere felice e quando sentirò questo benessere dentro di me l’universo mi darà anche qualcosa di positivo e di bello nel mondo materiale”! Quindi bisogna invertire la logica: se io imparerò ad essere felice mi arriverà la bella casa, se io imparerò a essere felice mi arriverà il lavoro che desidero, se io imparerò a essere felice mi arriverà la relazione che desidero. Bisogna invertire la causa con l’effetto.
Un esercizio pratico per sciogliere il dubbio
Fatta questa premessa voglio farvi fare un piccolo esercizio che aiuta molto quando siamo in una situazione di dubbio. Il dubbio significa avere davanti delle strade e non sapere quali scegliere oppure avere paura che nel futuro succeda qualcosa e pensare che non sia possibile che le cose vadano sempre così bene. Quindi avere il dubbio significa comunque avere dentro di noi qualcosa che rovina la nostra capacità di goderci il presente, appunto perché ci mette nell’attesa di qualcosa di negativo che può arrivare.
Identifica due possibili scelte
Un esercizio che a me piace molto è quello delle due strade. Fatelo direttamente con me. Richiede di entrare in uno spazio emozionale un po’ più rilassato che non è però di meditazione profonda. Vi chiedo di chiudere gli occhi e di fare un bel respiro. Cominciate a pensare qual è la cosa che volete decidere. Avete un dubbio se fare una cosa oppure un’altra oppure avete una preoccupazione di qualcosa che potrebbe succedere di negativo che potrebbe arrivare, nonostante magari adesso le cose vadano abbastanza bene. Ricordiamoci che osservando possiamo modificare la nostra realtà.
Ora concentriamoci e ipotizziamo di avere davanti a noi due strade. Nella prima strada potete immaginare di vedere un cartello con scritta una delle due direzioni che volete esaminare, per esempio potrei dire “prendo il lavoro A” e nella seconda strada “prendo il lavoro B”. Io faccio un’ipotesi di lavoro ma potrebbero essere due alternative di una qualsiasi situazione, di cui una è già reale, l’altra invece è una situazione diciamo che potrebbe verificarsi ma che non non esiste ancora nella realtà.
Visualizza due strade, percorri la prima
Adesso, avendo ipotizzato le due strade ognuna con il suo cartello e di essere a questo bivio immaginiamo pian piano di entrare nella prima strada e di percorrerla camminando tranquillamente. Osserviamo intorno a noi che cosa vediamo. Vediamo dei fiori, vediamo delle situazioni positive.? Non dobbiamo immaginare la situazione reale di quello che è la nostra alternativa ma immaginare semplicemente di essere in una strada e di camminare. Se ci sono delle persone guardare che sguardo hanno. Guardiamoci intorno, sentiamo com’è l’aria. E’ tersa? Oppure sentiamo un tempo un po’ variabile, una pioggerella. Oppure c’è un sole meraviglioso? Come la vediamo? E’ una strada scura oppure luminosa? Vediamo delle persone particolari: che emozioni ci trasmettono? ci trasmettono
gioia o emozioni piuttosto negative? Procediamo ancora un po’ su questa strada, respiriamola, sentiamo che emozioni ci trasmette. Che colori vediamo? Colori chiari luminosi oppure vediamo delle cose che ci sembrano negative? Ovviamente ciascuno di noi ha la sua immaginazione pertanto attraverso il suo personale sistema emozionale vedrà delle cose diverse e sentirà delle emozioni diverse.
Torna indietro e percorri la seconda strada
Adesso immaginiamo di tornare indietro e di ritornare al bivio. Intraprendiamo ora la strada sulla destra quella dove c’è scritto lavoro B o l’alternativa B, che spero abbiate già definito. Ora entrate in questa strada e provate a sentire l’emozione che vi da. Camminate lentamente. Che differenze ci sono rispetto alla prima? C’è un sole luminoso oppure delle nuvole? La situazione è scura? Che persone incontrate? Incontrate delle persone allegre o delle persone con la faccia dura o cattiva? Ci sono fiori? Ci sono cose negative? Prendetevi un attimo per sentire l’emozione che vi da questa seconda ipotesi.
Facendo questo avete dato la possibilità al vostro subconscio di mandarvi qualche messaggio a livello immaginale ed emozionale, per farvi capire se questa strada è buona per voi oppure no.
Tornate ora al punto di partenza. Aprite pure gli occhi e sono sicura che sulla base delle due differenti emozioni provate nei due casi, saprete sicuramente qual è la strada migliore. Facendo questo sapete con certezza che se la sceglierete sarà quella che vi darà migliori frutti. Il vostro sistema emozionale vi ha parlato, il vostro subconscio vi ha mandato le immagini e voi potete stare tranquilli che se prendete quella strada lì sarà quella giusta.
Nel prossimo video andremo avanti su questa modalità di salire la scala emotiva.
Guarda il quarto video qui Dalla frustrazione alla contentezza
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