

Legge di attrazione: dalla rabbia al dubbio – 2
Il secondo di una serie di video su come applicare la legge di attrazione e le altre leggi universali con i processi di Abraham Hicks. Come si fa a trasformare emozioni negative in emozioni positive? Se non riusciamo a praticare la gratitudine perché siamo impauriti o depressi, Abraham Hicks ci insegnano che possiamo cercare di raggiungere un’emozione leggermente migliore. Proseguiamo con le emozioni mediamente basse: dalla rabbia al dubbio.
Trascrizione del video:
Come risalire la scala emotiva dalla rabbia al dubbio
Parliamo di come risalire la scala emotiva passando dalla rabbia alle emozioni più alte. Per emozioni più alte, rispetto alla rabbia, facciamo sempre riferimento alla scala emotiva che vi metto qui, ricordandovi che con la rabbia siamo al livello 17 quindi molto in basso nella scala, che va risalita verso la gioia in alto. Diciamo che non ci diamo come obiettivo di passare direttamente dalla rabbia alla gioia ma cerchiamo piuttosto, di risalire la scala un pochino alla volta quindi di avvicinarci a qualcosa che può somigliare al dubbio o alla delusione più che non all’ incavolatura vera e propria, quella tosta . Allora prima di tutto: quando è che proviamo rabbia? Proviamo rabbia quando abbiamo desiderio di vedere una certa situazione manifestata nella nostra vita esteriore e quello che vediamo invece di fronte a noi è diverso da ciò che desideriamo.
Spesso e volentieri questa dissonanza tra il nostro desiderio e ciò che è causa un sentimento di contrasto dentro di noi molto forte che può anche manifestarsi con delle azioni rabbiose oppure semplicemente trattenendo dentro noi stessi una forte rabbia che comunque ci fa molto male. In entrambi i casi, sia che la manifestiamo all’esterno, sia che la tratteniamo dentro di noi, la rabbia è un’emozione negativa. Se vogliamo risalire la scala nella direzione della gioia e dell’amore per creare la realtà che desideriamo, che è una realtà in cui noi stiamo bene, chiaramente dobbiamo allontanarci da quel punto di attrazione. Sappiamo, infatti, che con le nostre emozioni attiriamo cose simili: se io mi metto in un atteggiamento di rabbia verso l’universo, anche se non me ne rendo conto, anche se non lo so, sto automaticamente richiamando a me reazioni dello stesso livello. Emetterò e riceverò vibrazioni simili.
Quindi è compito mio e soltanto mio, cercare di muovermi verso l’alto nella scala emotiva per potermi consentire di ottenere una risposta dall’universo più piacevole. Allora, per muoverci dalla rabbia, non possiamo andare direttamente alla gioia, e quindi dobbiamo andare a vedere nella scala emotiva cosa c’è sopra la rabbia. Troviamo lo scoraggiamento, l’accusa, la preoccupazione, il dubbio. Quello che ci insegnano Abraham Hicks è l’attenzione assoluta ai primi passaggi.
Ricercare il luogo emotivo per applicare al meglio la Legge di Attrazione
I primi processi che ci insegnano sono quelli di ricercare il luogo emotivo cioè di modificare la nostra emozione nel nostro pensiero e poi automaticamente, a forza di pensarla, ad avere anche l’effetto emozionale vibratorio nel nostro corpo. Cosa significa? La rabbia è un sentimento piuttosto forte, che provoca delle vibrazioni abbastanza evidenti è impossibile non accorgersi se qualcuno è arrabbiato). Allora se ci stiamo arrabbiando e sentiamo che sta montando la rabbia oppure se siamo già parecchio arrabbiati e abbiamo già fatto qualcosa che ha creato piccoli danni intorno a noi quello che viene suggerito è quello di rendersi principalmente conto di dove siamo, che è la cosa più difficile all’inizio di tutta la consapevolezza di quello che stiamo sentendo, quindi staccare il programma automatico che ci fa agire sempre così in quella situazione , staccare la spina dal programma automatico e dire cosa sto facendo? Solo questo semplice gesto di consapevolezza fa già cambiare qualcosina della nostra vibrazione ma il passo successivo è: perché provo questa rabbia?
Sicuramente ci saranno mille motivi ma il passaggio immediatamente successivo a cui dobbiamo arrivare con il nostro pensiero è: che cosa voglio provare io? Io voglio sentirmi diversa da così. A questo punto siccome immaginare la gioia di correre felice in un prato è praticamente molto molto difficile quello che consiglia la scala emotiva è di cominciare a passare dalla rabbia allo scoraggiamento e all’accusa quindi anche accusare qualcuno del fatto di essere responsabile della nostra situazione emotiva è molto meglio che provare rabbia e non esprimerla oppure esprimerla in una maniera che non è verbale.
Due passi fondamentali per applicare correttamente la legge di attrazione
- Mi spiego meglio: se io sono arrabbiata con una persona a cui voglio bene e che non mi contraccambia esattamente come io desidero e quindi si è creata una situazione di rabbia , quello che posso fare è rendermi conto che la mia rabbia è data dal fatto che io pretendo di vedere una realtà fuori di me diversa da quella che è veramente. Ma finché io pretendo questo e non faccio niente, non lavoro sulla mia vibrazione, non otterrò niente. Questo è il primo passo.
- Secondo passo: cosa posso fare invece di provare semplicemente rabbia? Posso passare appunto all’accusa, allo scoraggiamento cioè a livello mentale trovare delle frasi da dire o da pensare o anche scrivere e queste frasi possono essere: “sono veramente scoraggiato”, “secondo me non ce la farò mai a risolvere questa situazione”. Già questo è molto meglio che essere arrabbiati. Oppure “è tutta colpa sua perché se invece di fare così avesse fatto così e cosà adesso saremmo in una situazione di coppia molto più felice”. Oppure nel caso della preoccupazione possiamo dire: “sono molto preoccupata perché se andiamo avanti così questa storia finisce veramente male” oppure “è già finita male, sono molto preoccupata perché penso che non ci sarà possibilità di riparare questa cosa che è successa tra di noi”. Il dubbio è meglio della preoccupazione: “chissà se c’è una possibilità di fare qualcosa di positivo?” Mentre noi esprimiamo queste frasi, l’ideale secondo Abraham Hicks, sarà poi di cominciare ad immaginare una situazione un pochino migliore di quella in cui siamo adesso.
Reale e immaginario sono la stessa cosa per il nostro inconscio
Questo perché il nostro inconscio non riconosce la differenza tra una situazione, che noi chiamiamo reale, e una situazione immaginata o pensata. Per cui se noi abbiamo una bella immagine nella testa che ci fa sentire un pò meglio e ci dà un’emozione superiore rispetto alla rabbia, questa immagine è assolutamente importante tirarla fuori. Questa immagine può essere per esempio un dialogo, un chiarimento con la persona. Sconsiglio di avere un’immagine da scena d’amore completa dove tutti sono felici, perché quel tipo di immagine, richiamerebbe un’emozione che è troppo in contrasto con quella attuale e aumenterebbe ancora di più la rabbia, vi farebbe restare nella mancanza: ciò che desidero ma che so essere impossibile dentro di me a livello inconscio non me lo bevo che lo posso ottenere.
Quindi bisogna risalire appunto gradualmente la scala. Bisogna arrivare ad avere un’immagine che sia leggermente migliore di quello che vediamo adesso, ma che sia anche perfettamente possibile dal punto di vista mentale e razionale, altrimenti si crea troppa differenza tra ciò che desideriamo e ciò che è. Ricordiamoci che se io continuo a vibrare la mancanza di quella cosa che desidero, mi concentro su cosa c’è adesso e continuerò a produrre quello che c’è adesso. Se io voglio produrre nella mia realtà qualcosa di diverso, devo cominciare a staccarmi da quell’idea di mancanza e ad usare moltissimo la parola voglio. Oggi provo rabbia perché c’è questa situazione, la situazione è questa oggettivamente ok, cosa posso fare io? Io non voglio stare qui, non voglio questo, non voglio quello”. Sono frasi che ci tengono lì perché stiamo parlando di ciò che non vogliamo e ci fanno notare la mancanza di ciò che desideriamo. Cominciamo a dire cosa desideriamo.
Applichiamo la legge di polarità
Cominciamo a dire che cosa voglio: voglio questo, voglio quest’altro, “voglio che si ristabilisca un rapporto tra persone civili”, “voglio che possiamo dialogare senza litigare”, “voglio che ritroviamo quel modo di comunicare dove c’è meno ansia e meno accusa”. Attenzione però! anche dicendo parole come ad esempio “meno ansia meno accusa” sono sempre a un livello un pochino più basso. L’idea è di dire cosa voglio quindi attenzione ad usare espressioni come “troppo”, “senza questo”, “senza quello”. Per cui se io dico: “voglio dialogare bene senza accuse senza preoccupazioni senza rabbia”, sto comunque citando le parole che vorrei evitare quindi il passo successivo è dire: “io vorrei comunicare in maniera civile, in maniera armoniosa”. E’ importantissimo usare solamente parole che si riferiscano a ciò che voglio esattamente.
Spero che sia chiaro, siamo arrivati così al livello 13,14 ovvero “dubbio e preoccupazione”. La prossima volta proviamo a vedere dei processi diversi che riguardano il risalire la scala emotiva, che ci possono portare a dei livelli superiori. Per questa sera è tutto, vi saluto e vi ringrazio e mi raccomando: seguite ancora questi video!
Guarda il terzo video qui Dal dubbio alla decisione
Vi ricordo inoltre che c’è il gruppo su Facebook, riguardo la legge di attrazione perciò chi non si è ancora iscritto si può iscrivere. Il nome del gruppo è “legge di attrazione esercizi e testimonianze”.
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Processi consigliati
Se la tua vibrazione è BASSA:
Emozioni:
12. Delusione
13. Dubbio
14. Preoccupazione 15. Accusa
16. Scoraggiamento 17. Rabbia
Processo consigliato: Come sarebbe bello se …
Questa frase suscita naturalmente una risposta positiva, di attesa, che aumenta la tua vibrazione e migliora il tuo punto di attrazione. Quando fai questa affermazione su qualsiasi argomento, stai scegliendo qualcosa che vuoi, e stai diventando più ricettivo. Ti stai mettendo in allineamento con il tuo desiderio. Usa la tua immaginazione e cerca di concentrarti su qualsiasi argomento il più a lungo possibile. Abbi fiducia che le cose verranno sistemate, e così sarà.
Es. Come sarebbe bello se io trovassi un lavoro ben pagato
Come sarebbe bello se alla festa io incontrassi un uomo interessante…
Oppure anche Quale pensiero ti fa stare meglio?
Ogni cosa ha in realtà due aspetti: qualcosa che desideri e l’assenza di qualcosa che desideri. Hanno frequenze vibrazionali molto diverse. Questo processo ti aiuta a identificare consapevolmente la frequenza vibratoria di ogni pensiero. Siediti per qualche minuto e scrivi i tuoi pensieri su carta su come ti senti veramente sull’argomento in questo momento. Quindi, scrivi un’altra affermazione che dice qualcosa di simile ma usando parole che ti fanno sentire meglio. Continua a scrivere e prova a migliorare le tue emozioni. Questo ti aiuta a diventare più consapevole di come i tuoi pensieri ti influenzano e ad essere più abile nello scegliere i migliori pensieri-emozioni. Le condizioni e le circostanze cambieranno per adattarsi alla tua emozione. I tuoi pensieri possono davvero influenzare tutto ciò che ti circonda.
Il portafoglio (se il problema sono i soldi)
Questo processo ti aiuta a offrire una vibrazione compatibile con l’attrarre denaro invece di respingerlo. Prendi una banconota da 100 EURO e mettila nel tuo portafoglio o nella borsa. Ricorda che devi sempre tenerla li senza spenderla. Mentre va in giro per tutta la giornata, prendi nota delle molte cose che potresti acquistare con quei soldi. Puoi mentalmente spendere quei 100 EURO diverse volte al giorno. Dillo a te stesso, “Se volessi potrei comprarmi questo… e potrei averlo.
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