Sentire l’energia del Leone

Passiamo al secondo segno dell’elemento fuoco: il Leone. Se ti sei perso l’articolo precedente sull’Ariete clicca qui.
Ogni segno zodiacale ha un lato in luce ed un lato in ombra. Per comprendere l’essenza del Leone al di là di ogni cliché e pregiudizio leggi questo articolo o guarda questo video e segui un breve esercizio di visualizzazione dell’energia di questo segno zodiacale che ci aiuta a capire le sue sfaccettature essenziali.

Nel corso della visualizzazione compiamo un rito di trasmutazione: l’energia negativa di ogni segno si trasforma in positiva attraverso l’immaginazione di un personaggio che rappresenta il Leone. Questa persona compie dapprima azioni in ombra, e successivamente in luce, portandoci a capire il significato archetipico del segno. Trasformare l’ombra in luce non significa chiedere che l’energia diventi il suo contrario ma dando luce alla stessa energia, riusciamo a vedere l’altro lato della medaglia.

L’energia del LEONE

Il Leone, nel cuore dell’estate, è dominato dal Sole, ed è fisso o conservativo. In quanto segno di Fuoco è caldo, secco, maschile e attivo.

Chiudete gli occhi e respirate profondamente. Immaginiamo di essere in gruppo in cerchio attorno ad un grande fuoco e ne sentiamo il calore estivo per comprendere la sua energia. Dobbiamo percepire un’energia di gruppo, estroversa, di movimento, vitale come quella del Leone. C’è secchezza, non ci si scambiano baci e abbracci, c’è un’energia rituale che ci unifica.

Il lato ombra del Leone

Arriva il capo di questo gruppo, vestito con un abito vistoso, inizialmente sentiamo un’energia negativa. Questo capo è molto focoso e vuole comandare, ci dà la sensazione di volerci punire se non facciamo come dice lui. È rigido e minaccioso, ci incute timore, esercita il comando in una maniera ombrosa. Il gruppo attorno al fuoco era felice, ma ora è arrivato il capo della festa: ma che senso ha che ci sia qualcuno che si mette sopra gli altri? Percepiamo la sua ambizione e superiorità, la sua voglia di essere coinvolto nel gruppo e di essere ammirato.

Il lato luce del Leone

Adesso prendiamo questo fuoco che sta diventando una luce viola, carica di potenziale di cambiare ciò che tocca, di trasformare il negativo in positivo pur mantenendo la stessa energia. Immaginiamo di mettere il capo al centro del fuoco: sta bruciando nella luce violetta ed attraverso essa vediamo la sua trasmutazione. È legato al gruppo, alla famiglia, è generoso. Ha dei valori importanti: sa di aver bisogno del gruppo e dunque valorizza gli altri autenticamente. Sa di aver potere di convinzione sugli altri ma ha deciso di usare bene il suo potere: è fedele ai valori, autorevole anziché autoritario.

Incomincia ad uscire da questo fuoco e si mette in relazione agli altri. Si fa sempre notare, si vede che è una figura di riferimento ma il suo potere non lo impone lui da dentro ma gli viene attribuito dagli altri. Non comanda perché vuole avere un ruolo di rilievo, ma perché gli altri gli chiedono di essere guidati da lui.
Tutti sentono le sue qualità: la sua rispettosità, la sua sicurezza, la naturalezza nel capire cosa c’è da fare e nel dire a tutti cosa devono fare, la capacità di stare al centro e di essere osservato senza arrossire, l’abilità di guidare, di mettere il gruppo davanti al proprio fine. Quando il Leone viene vissuto in luce non deve dire “Io sono qui che comando”, sono gli altri a dargli questo ruolo e non sentono più l’oppressione del capo che comanda con autorità.

La cerimonia attorno al fuoco allora continua, guidato da questo nuovo leader naturale, che tutti ammirano: grazie al suo tepore, tutti si sentono scaldati ed ispirati e finalmente visualizzano con chiarezza le loro intenzioni per il rituale.