

Missione nella vita: dare importanza al proprio ruolo. L’esempio di Filomena
Una serie di video di lettura del tema natale per individuare e descrivere lo scopo che l’anima ha stabilito in questa vita.
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Vediamo qui l’esempio di Filomena, che ha la missione di dare importanza al proprio ruolo.
Guarda il video qui:
Ciao Filomena piacere di conoscerti, Filomena: “piacere mio Viviana” allora io ho ricevuto i tuoi dati e ce l’ho qui pronti, quindi credo che sia a posto, mi confermi che sei nata alle 7:30 circa giusto? Filomena: “si si circa” ma comunque va bene perché non ci sono problemi di essere troppo vicine ai confini quindi riesco a vedere bene.
Allora tu sai di che cosa sto parlando, stiamo andando a vedere la tua missione nella vita, chiaramente io comincio e parlo come se ti conoscessi, anche se non so nulla di te, però poi tu mi interrompi, se c’è qualcosa che non va per favore o anche se c’è qualcosa che vuoi aggiungere, perché rafforzi e mi fai capire meglio quello che tu stai vivendo o che hai vissuto.
La missione
Questa missione chiaramente è sempre valida nella nostra vita, cioè non è qualcosa che cambia ed è un po’ generica nel senso che è per forza di cose descritta in maniera un po’ vaga, però poi tu conoscendo la tua vita e quello che è successo chiaramente puoi capirla di più.
La missione della tua vita parte da un’esperienza che tu hai già fatto più volte in vite precedenti, in situazioni già vissute anche dall’anima o attraverso delle ereditarietà familiari, c’è una partenza che è quella che per te le persone sono tutte uguali, hanno un’anima e le valuti per il valore che loro hanno e non per quello che fanno o per quello che rappresentano dal punto di vista delle istituzioni o dei diplomi che hanno ottenuto.
La cosa che ti fa un po’ sorridere è quando vedi una persona che si presenta e ti dice io sono dottore, io sono medico, oppure io faccio parte di questa famiglia, e con il cognome si riempie la bocca come se fosse una cosa importantissima, perché per te queste cose non hanno significato, tu guardi dietro cioè guardi l’individuo, guardi la sua anima e quindi quando senti queste cose, un pochino o ti danno fastidio o ti fanno tenerezza, nel senso che dici ma tu dai valore a queste cose? guarda con me queste cose non attaccano, io non sono così.
In qualche modo vedi diverse da te le persone che danno valore alle istituzioni e fin da piccola hai avuto come prova fondamentale quella di trovarti di fronte soprattutto degli uomini, a partire dal babbo, da papà… che rappresentavano l’autorità, perché dovevano in qualche modo farti vedere che qui sulla Terra, ci sono delle figure che hanno più potere di altre, che ci sono delle gerarchie, che ci sono delle persone che hanno diritto di dire ad altri cosa fare, cosa che per te non esiste, istintivamente, perché tu pensi di essere l’unica autorità di te stessa e che ciascuno deve esser libero.
Sostanzialmente saresti una forma di anarchica, una persona che crede che tutti hanno dentro di loro la loro capacità di decidere e che quindi nessuno deve dire a un altro cosa fare.
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La cosa più terribile che uno ti può fare è quella di dirti cosa devi fare, perché tu ti arrabbi perché dici lo so benissimo io cosa devo fare, e quando il babbo, probabilmente da piccola, avendo un’autorità innegabile su di te ti diceva fai così, fai cosà, oppure in questa casa si fa come dico io, tu ti arrabbiavi moltissimo.
Dentro di te si è creato un rapporto già in partenza di rifiuto, di rabbia verso l’autorità …in questo ti ritrovi… in questa figura maschile che tu in qualche modo rifiutavi. Visto con gli occhi dell’anima, siccome la tua anima voleva venire qui a imparare, a scendere di livello, dall’essere una persona che si pone a livello spirituale – lo sappiamo tutti che siamo tutti uguali – a comprendere che qui alcuni non lo praticano, che è diverso.
Diciamo che il credo comune è che sul piano spirituale siamo tutti uguali, nel senso che abbiamo tutti la nostra scintilla divina, siamo tutti nati da una stessa origine o dallo stesso universo… dalla stessa origine divina però in ogni caso non c’è una differenza nell’anima data da: sei più in alto socialmente o sei più in basso socialmente.
Al massimo la gerarchia spirituale prevede che ci siano persone più alte energeticamente, persone più basse energeticamente, però spiritualmente tutti sappiamo che se sono più basse energeticamente o spiritualmente le aiutiamo quindi non c’è un concetto di dirgli cosa deve fare o di imporre delle cose con autorità.
Tu vieni da questo mondo ma ti scontri invece sulla terra con una situazione in cui a livello sociale c’è un’organizzazione gerarchica, ci sono i capi, ci sono i dipendenti, c’è la tendenza, ancora purtroppo… che il maschile comanda sul femminile, cioè non siamo ancora equilibrati su questo aspetto e quindi ti sei dovuta scontrare con questa realtà terrena che è molto lontana da quello che è il tuo sentire verso le persone, però questo è il tuo percorso.
Il percorso nella vita
Il percorso, è quello di capire come funziona la gerarchia su questa terra di imparare a dare valore alle istituzioni, perché naturalmente una persona come te pensa che le istituzioni non servono a niente, che quello che conta, ..sei un’anarchica nel sangue, cioè quello che conta è l’autodeterminazione e che in qualche modo resisti al fatto che ci siano tutte queste strutture, questi ruoli di potere, questi uomini o donne che occupano magari una posizione in cui decidono la vita degli altri, questo ti dà molto fastidio.
Cosa impari in questa missione?
La tua anima voleva che tu proprio imparassi questo, cioè imparassi come funziona il sistema terrestre, arrivando dall’alto, e che ti integrassi in questo per acquisire tu stessa un ruolo gerarchico o comunque un ruolo in cui tu riconosci il valore delle istituzioni.
Può essere un ruolo gerarchico nel lavoro, ma soprattutto potrebbe essere anche un ruolo nella famiglia, perché il tuo percorso prevede andare dalla conoscenza di te stessa che c’è già, all’apertura verso l’altro, quindi se posso riassumere in due parole in che modo tu realizzi pienamente la tua missione è dicendo io divento moglie e quindi acquisto un ruolo di moglie, e probabilmente hai fatto fatica o fai fatica, poi mi dirai… e lo porto avanti con la convinzione che sono come la regina della casa cioè sono una figura istituzionale nella famiglia.
Acquistare nella famiglia un ruolo, se tu riesci a fare questo, imparando a dare valore a questo ruolo, sei sulla tua missione, perché dimostri che non hai paura dell’autorità maschile, che anzi sei capace di sposartela e di tirar fuori la tua autorità magari anche restando diciamo, leggermente subordinata al ruolo maschile che non è negativo è un apprendimento.
L’apprendimento è come funziona l’organizzazione, come funziona la gerarchia, dove io imparo ad accettare l’autorità del maschio invece di rifiutarla e in cambio ottengo il riconoscimento dell’autorità mia femminile.
Io non posso essere riconosciuta come autorità se prima non dò riconoscimento all’autorità, è come il concetto dell’amore, sai quando parliamo dell’amore noi diciamo sempre per amare bisogna prima essere noi ad amare per essere amati, dobbiamo prima amare noi, anche nell’autorità c’è questo concetto se io voglio essere riconosciuta nella mia autorità devo prima di tutto essere io che riconoscono l’autorità degli altri.
E’ un percorso difficile, perché il passaggio richiede che tu metti un po’ da parte tutte le tue tendenze a denigrare quelli che si mettono e la medaglia, generali che fanno vedere che hanno guadagnato qualcosa attraverso lo sforzo che dicono io ho fatto il diploma, incominciare a dare valore a queste cose che sono dei riconoscimenti terreni, le medaglie, il fatto di avere fatto carriera che da impiegata sei diventato qualcosa di più cioè dare valore a questi passaggi.
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Sappiamo tutti che in realtà sul piano spirituale non sono così importanti, perché quello che conta è la tua luce e la tua qualità spirituale, ma nel tuo caso è un apprendimento perché vuole dire, ok incomincio a studiare come funziona questo mondo diverso da me e imparo qualcosa di diverso, imparo a diventare parte di una gerarchia di un mondo organizzato, lascio andare la mia mentalità che tutti siamo uguali e capisco quali sono i meccanismi per essere parte del sistema.
Diventare parte del sistema è la tua missione, puoi farlo lavorativamente ma ancora di più nella coppia, perché per te la missione è proprio quella di andare in generale verso l’altro, se lavori può essere trovare una partner o un partner di lavoro con cui condividere invece di lavorare da sola e nella vita privata è trovare un partner, un marito che non sia un fidanzato, perché se tu non fai il il contratto matrimoniale ufficiale, che dice che tu sei la moglie di ..non sei nel tuo destino.
Sarebbe come dire io non dò valore al matrimonio e quindi imparare a dare valore proprio al matrimonio come istituzione e anche come contratto che è qualcosa che suona strano, ma per te è spirituale, posso chiederti a che punto sei su questo percorso, cioè se ti sei sposata, cosa senti, cosa mi puoi dire chiaramente.
Filomena: “ sono stata sposata e anche divorziata” ah ok e ora sei sola quindi, Filomena: “sì” quindi però il tuo destino prevederebbe che tu ti risposassi, Filomena: “risposarmi, mah, incontro sempre delle persone che hanno degli spiriti liberi come me, anche se io vorrei legarmi, però c’è questa dualità nel senso che io vorrei, forse per non rimanere da sola, perché mi fa paura la solitudine, però nello stesso tempo c’è bisogno di questa mia indipendenza, di questa mia libertà, devo fare quello che voglio, insomma”.
Perché questa è la tua provenienza, io sono libera e faccio quello che voglio, l’idea è rinunciare un po’ a questa libertà in cambio delle qualità positive che si possono avere nella condivisione con l’altra persona cioè nell’avere un rapporto con l’altro.
La famiglia
Tu sei già stata sposata quindi, probabilmente hai già fatto il passaggio di avere il ruolo di moglie, di capire esattamente cosa significa di essere sposata, hai dei figli anche? Filomena: “si, sono anche nonna” perfetto perché lì è ruolo, vedi, sono nonna, questo è bello, questo ruolo, questo è nella tua missione, essere nonna è già una cosa importante per te, come essere mamma.
Non è che necessariamente devi essere moglie e puoi anche essere già stata moglie e adesso portare avanti il ruolo come mamma e come nonna ok non è obbligatorio che ti risposi.
Diciamo che la direzione di vita non ha un’unica modalità di realizzarla, l’importante è che tu abbia un ruolo anche familiare molto importante è che questo ruolo tu lo eserciti essendo anche mamma in una maniera gerarchica, cioè io sono la mamma e quindi ti dico tu cosa devi fare, io sono la nonna e quindi tu fai quello che dico io, in maniera autorevole non autoritaria chiaramente, in una maniera cioè che venga riconosciuta.
Nel momento in cui questa tua autorità viene riconosciuta dai nipoti e dai figli, tu sei nel tuo destino, perché hai capito che questo tipo di ruolo non può essere svolto nella maniera che conoscevi tu, che ci vuole comunque una struttura, una regola, un po’ di suddivisione di compiti, cose un po’ più pratiche diciamo che non puoi lasciare libertà massima a tutti che ciascuno faccia quello che vuole, ma che ci sono delle regole, se tu entri in questa mentalità sei nel tuo destino.
Ci sono delle regole che sul piano della vita pratica devono essere rispettate, Filomena: “si, capito” soprattutto aprirti all’altro, cioè la paura della solitudine un pochino la vedo e cioè questo Saturno che dice io sì mi sento sola, c’è molta attenzione verso di te, verso i tuoi bisogni, però anche qui la soluzione è sempre quella di dire io dò quello di cui ho bisogno.
Se io mi sento sola offro compagnia agli altri, mi metto a disposizione di aiutare, di essere disponibile agli altri in senso lato possono essere nipoti, figli, colleghi e da lì ti torna indietro, l’importante è che tu invece di rinchiuderti in te stessa ti apri all’altro, la tua direzione è di aprirti all’altro non di chiuderti.
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Tendenzialmente potrebbe anche esserci la sensazione che alla fine se ci sono delusioni sto bene da sola e mi chiudo, però questa cosa non va incoraggiata nel tuo caso, perché non ti fa bene, ti fa bene invece fare lo sforzo di andare verso un altro fare lo sforzo di dare.
E’ molto importante che vai in direzione dell’altro, non di te stessa, e tu non hai necessariamente bisogno di fare un grande lavoro spirituale su di te nel senso delle meditazioni, perché sei anche ascendente capricorno, quindi, ce l’hai abbastanza innata questa conoscenza tua profonda, è più importante per te fare lo sforzo di capire come funzionano queste cose nel mondo, queste gerarchie, queste relazioni e accettarle e farle funzionare, perché le capisci e le ami non perché le rifiuti.
Consigli e suggerimenti
Il concetto è proprio capire quello che ti suona strano, che ti suona lontano e farlo tuo farlo diventare tuo. Hai qualche domanda particolare o è chiaro così, ti sembra sufficiente in questa fase?
Ci sono anche persone anziane, a cui tu dai molto e sono anche un po’… ci sono state e delle persone anziane importanti nella tua vita vero? più anziane Filomena: “si” è anche di cui ti puoi occupare magari accompagnandole nella tarda età, sono karmiche, quindi vuol dire che le avevi già conosciute, che hai comunque un percorso da fare insieme, sono persone che vengono da vite precedenti, magari sono stati dei padri in altre vite che adesso hanno altri ruoli, può essere anche un suocero una figura di famiglia che non è direttamente legata a livello familiare ma con cui hai un rapporto che senti che c’è qualcosa che vi lega Filomena: “si”
Questa è una figura importante, che ti aiuta ad andare in quella direzione, guardo un attimo se ci sono ostacoli, non ci sono persone che ostacolano, non ne hai, c’è questo aiuto da parte di qualcuno anziano, che ti fa capire il valore della famiglia, ti fa capire alcuni valori o della famiglia o facendoti sperimentare o togliendoti qualcosa in modo che tu poi capisci quanto per te è importante.
Può essere una modalità doppia, o perché ti dicono io ti faccio vedere quant’è bella e grande la mia famiglia e così tu capisci come è bello in certi casi avere una bella famiglia che funziona bene ben organizzata oppure invece distraendoti dai tuoi obblighi familiari per cui tu poi a un certo punto ti rendi conto che invece sono importanti e quindi i ritorni ad assolverli perché per te è molto importante seguire gli obblighi familiari.
La tua libertà non deve essere al primo posto in questa vita, prima vengono le persone della famiglia e poi vieni tu, perché tu comunque ci pensi a te stessa non è un problema pensare a te stessa, è naturale che ti occupi di te, invece ti viene un pochino più difficile seguire gli obblighi.
Per esempio, ti faccio un esempio banale ricordarti i compleanni, io sono sicura che tu fai uno sforzo per ricordarti compleanni delle persone di famiglia, cioè non è una cosa che ti viene istintiva fare il regalo di compleanno .. Filomena: “si, sono un po’ freddina su queste cose, magari mi ricordo e faccio fatica a telefonare per fare gli auguri” perché appunto fa parte un po’ di quegli obblighi familiari noiose, perché non dai loro valore, però poi ti accorgi che gli altri danno molto valore si offendono se tu non ti ricordi il loro compleanno, questo è un esempio.
In realtà è importante che tu ti sforzi di farlo, proprio perché non è nella tua natura, può diventare qualcosa che acquisisci in questa vita, una competenza che acquisisci, far contenti gli altri, creare tu la cena di Natale invitando a casa, cosa che magari ti annoia e non ne hai voglia però è qualcosa che potrebbe aiutare molto nella direzione, ecco tutti questi obblighi familiari, il pranzo la domenica non so tutte queste cose qua di famiglia, ok, va bene?
Filomena: “va bene, sì” c’è qualcosa che mi vuoi aggiungere o ti basta così Filomena: “basta così, poi magari cercherò di fare un percorso con te privato” va bene Filomena: “magari se mi puoi aiutare in questa discesa sulla terra” va bene, dai allora ci sentiamo poi privatamente, ti saluto Filomena grazie ciao Filomena: “grazie tante, ciao, buonasera a tutti ciao” ciao.
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