Come influisce l'ego nella legge del distacco?
Oggi parliamo della sesta Legge Universale, la Legge del Distacco. Vediamo insieme come applicare questa Legge per poter manifestare qualcosa che desideriamo.
L’Ego
In tanti pensano che per fare arrivare qualcosa che desideriamo, dobbiamo volerla con forza e che dobbiamo sudare per arrivare, faticando tanto. Questo è uno dei motivi principali per il quale non riusciamo a distaccarci dal pensiero del nostro desiderio.
Un altro motivo è il comportamento del nostro ego, il cui ruolo non è quello di rendere felici le persone, ma di cercare di salvarle tenendole in un posto sicuro, e questo posto si chiama abitudine. In questo modo ci riesce difficile aprirci ai cambiamenti, perché siamo abitudinari fin da piccoli. Aprendoci a nuove possibilità usciamo dalla nostra zona di confort, perdiamo le nostre piccole certezze e il nostro ego ce lo ricorda.
Allora succede che quando noi desideriamo qualcosa, il nostro ego comincia a dirci: “e se non si realizza?”, “guarda che se trovi qualcuno da amare soffri come l’ultima volta” oppure “è finito il mese e il lavoro che hai chiesto non è arrivato, non lo troverai mai”, ecc. ecc…
E così lo ascoltiamo, non ci affidiamo all’Universo ed è difficile distaccarci dalla ricerca di conferme sul risultato di quello che vogliamo veramente.
Una piccola storia
Un giorno avevo una scadenza di un pagamento che dovevo fare per forza in una data precisa. Faccio la mia richiesta all’Universo. Un giorno prima della scadenza mi sentivo ansiosa, perché non avevo ancora tutti i soldi per pagare, era un bonifico che di solito impiega 3 giorni ad arrivare.
Così il mio ego comincia a dirmi: “male che vada chiedi un prestito ad una tua amica…. E se non può darti i soldi?, e se ti dice di no? Cosa farai?”, l’ansia cresceva…
Quindi ho preso gli auricolari per ascoltare un po’ di musica e sono andata a camminare (distacco). Alla fine della camminata ho pensato: “Se ho chiesto quei soldi, sicuramente arrivano” (distacco totale). Mi sono affidata all’Universo e la mia giornata è cambiata totalmente, mi sono sentita serena, non avevo più ansia e nello stesso pomeriggio ho ricevuto una notifica che mi informava che mi avevano accreditato altri soldi (non erano quelli del bonifico che aspettavo) e così ho fatto il pagamento un giorno prima della scadenza.
Certo la mia storia riguarda un pagamento in scadenza, ma alcune situazioni sono diverse, come ad esempio quando chiediamo di trovare l’amore, o magari di guarire. Sono processi diversi e quindi in quei casi dobbiamo essere pazienti e fiduciosi nella nostra richiesta, lasciare andare e avere fiducia che come un boomerang il desiderio che abbiamo lanciato ritornerà.
Mettere la nostra attenzione su ciò che desideriamo
Una cosa importante è mettere la nostra attenzione su ciò che desideriamo e non su quello che non desideriamo, sembra semplice ma l’abitudine di pensare a quello che viviamo in termini negativi e che non fa parte del nostro desiderio non aiuta. Quindi dobbiamo imparare a distaccarci con qualcosa che ci rende felici, pieni di gioia e di fiducia, ritornare a dire “Ho già chiesto [desiderio], e l’Universo si è già attivato per farlo arrivare”
Esempio per capire meglio la Legge del Distacco
Mi piace l’esempio di cui parla Viviana nel Corso per manifestare i desideri, su come funziona la Legge del distacco e l’esempio è questo:
“Immaginiamo che la nostra domanda all’Universo sia come fare l’ordine al ristorante. Quando prendiamo il menu e scegliamo cosa vogliamo il cameriere è lì, pronto per prendere l’ordine. Cominciamo a dire: “Ma non ho voglia di pastasciutta, io non voglio la carne” o “io non voglio la verdura…”.
Se continuiamo a fare così (ed è quello che noi di solito facciamo nella nostra vita, continuiamo a dire tutto quello che non vogliamo), il cameriere dopo un po’ si spazientisce e ci dice: “Signora, io ho da fare! Mi può dire cosa vuole invece di tutto quello che non vuole? Perché io glielo voglio portare, ma mi deve dire cosa vuole”. Questo è ciò che richiede il nostro manager dell’Universo.
Finalmente ordiniamo e diciamo: “Voglio gli spaghetti alle vongole”. Lui prende l’ordine, va in cucina, e noi, dopo aver ordinato, continuiamo a chiacchierare fiduciosi che il piatto arriverà. È questo l’atteggiamento del distacco.
Se dopo un’ora non è arrivato il piatto chiaramente diciamo: “Scusi non è ancora arrivato?”. Non è che cominciamo dopo cinque minuti a dire: “Adesso vado un po’ in cucina a vedere cosa stanno combinando” oppure “adesso vado a dire al cuoco che la pasta la voglio al dente”, non è che ci alziamo dalla tavola e andiamo di là a fare noi quello che abbiamo chiesto. Ci fidiamo e aspettiamo che il piatto arrivi.
Questo è quello che dobbiamo fare con le nostre domande: ci fidiamo, aspettiamo che quello che abbiamo chiesto arrivi e se non arriva in tempo invece di dire: “Scusi non è arrivato”, possiamo concentrarci ancora un post
ciò che desideriamo per riconfermare la nostra richiesta.
Il desiderio è nostro, ma il tempo lasciamolo all’Universo. Se noi lasciamo agire l’Universo, quello che desideriamo arriva.
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